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In questo numero
Noi, l’ufficio e la città: Dallo smart working al welfare generativo, il modello che unisce lavoro e qualità della vita.
Noi, l’ufficio e la città pratiche virtuose per una città inclusiva
Dallo smart working al welfare generativo, il modello che unisce lavoro e qualità della vita
Negli ultimi anni, il benessere del lavoratore ha assunto un ruolo cruciale nelle strategie aziendali più avanzate.Si tratta di migliorare la qualità della vita individuale ma anche di creare un impatto positivo che si estenda oltre i confini dell’ufficio, influenzando anche la comunità e la città in cui l’azienda opera.
Le imprese che investono nel benessere generano valore, riducendo l’assenteismo e migliorando il coinvolgimento. Ma c’è di più: attraverso pratiche innovative, possono contribuire alla costruzione di una comunità inclusiva e resiliente.
Le aziende sono parte integrante di un tessuto sociale: il welfare generativo rappresenta un’opportunità per costruire ponti tra il mondo aziendale e la comunità circostante. Questo approccio va oltre il tradizionale welfare aziendale, mirando a creare benefici che si estendano a tutti e tutte.
Un esempio pratico di questo modello è il lavoro svolto in Zètema Progetto Cultura – società di gestione delle attività culturali del Comune di Roma – dove abbiamo introdotto iniziative che, migliorando il benessere interno, hanno reso possibile il reinvestimento in progetti culturali aperti alla cittadinanza. Questo tipo di interventi migliora la qualità della vita e rafforza il legame tra azienda e territorio.
Lo smart working è emerso come una delle trasformazioni più significative del nostro tempo. Se gestito correttamente, migliora il benessere individuale e contribuisce a rendere le città più vivibili. La riduzione degli spostamenti, ad esempio, alleggerisce il traffico e diminuisce l’inquinamento, rendendo le aree urbane più sicure e sostenibili.
Per ottenere il massimo da questa modalità di lavoro, è essenziale bilanciare momenti di lavoro da remoto con occasioni di socializzazione e confronto. Creare spazi fisici e virtuali che favoriscano l’interazione permette di preservare il senso di comunità, essenziale per il benessere collettivo.
Le nuove tecnologie offrono strumenti potenti per migliorare la vita sia all’interno che all’esterno dell’ufficio. L’intelligenza artificiale, ad esempio, può essere utilizzata per personalizzare servizi e percorsi di formazione, mentre la digitalizzazione può ridurre il divario digitale, garantendo accesso equo alle opportunità.
In questo contesto, le aziende possono diventare promotrici di una trasformazione digitale inclusiva, implementando soluzioni che sì, migliorano i processi interni e al tempo stesso favoriscono l’accessibilità e l’uguaglianza.
EuroHive incarna perfettamente questi principi, ponendo il benessere dei collaboratori al centro della propria filosofia. Questo innovativo business hub all’Eur offre spazi che uniscono design e sostenibilità, favorendo un equilibrio ideale tra lavoro e qualità della vita.
Con soluzioni flessibili adatte anche al lavoro ibrido, tecnologie avanzate e la certificazione WELL “Gold”, EuroHive è il luogo dove welfare aziendale, smart working e connessione con il territorio si incontrano per generare valore condiviso. È molto più di un headquarter: è una piattaforma per costruire aziende resilienti e comunità più inclusive.
Remo Tagliacozzo
Amministratore di Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma