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Aziende sostenibili: la chiave per una transizione energetica vincente
La sostenibilità è diventata una necessità strategica per le imprese, in particolare per gli spazi uffici, che possono svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica delle imprese. Con i danni evidenti legati al cambiamento climatico, ci troviamo di fronte a un momento cruciale per le aziende: i consumatori, infatti, sono sempre più attenti all’impatto che i prodotti e servizi hanno sull’ambiente e sulla società e le organizzazioni sono chiamate a garantire una maggiore trasparenza riguardo alle loro performance in tema di sostenibilità. L’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) nell’Unione Europea sta spingendo circa 7.000 PMI in Italia a monitorare attivamente i propri progressi verso obiettivi di sostenibilità economica, sociale e di governance (ESG).
In questo panorama, il mercato sta vivendo un boom dei green jobs. Più della metà delle aziende italiane è pronta a investire in competenze “verdi”, contribuendo a una trasformazione del lavoro. Si prevede che entro il 2026 la
domanda di posti di lavoro legati alla sostenibilità coinvolgerà 2,4 milioni di persone, con opportunità che spaziano dalla produzione energetica all’industria delle costruzioni. Questo scenario offre un ventaglio di possibilità per chi desidera investire nel futuro.
La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel guidare la sostenibilità verso nuove vette. L’Intelligenza Artificiale (AI) può essere un alleato potente per ottimizzare il consumo energetico e monitorare le emissioni, trasformando le sfide in opportunità concrete. Aziende all’avanguardia stanno già implementando soluzioni tecnologiche per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica tramite innovazioni come l’Internet of Things (IoT). Grazie a questi strumenti, è possibile gestire le risorse in modo più efficace e monitorare i consumi in tempo reale.
Tuttavia, l’accelerazione verso la sostenibilità non si limita solo all’adozione di nuove tecnologie. Le imprese investono anche in ricerca e sviluppo per creare prodotti e processi eco-friendly.
Per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C, è necessario ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2030. Oltre 90 aziende in Italia hanno aderito a CO2alizione, l’iniziativa volta ad accelerare la transizione delle imprese verso la neutralità climatica in cui tutte le aziende aderenti ufficializzano l’impegno verso la neutralità climatica, inserendolo all’interno dello Statuto aziendale, e intraprendono un percorso di evoluzione e di condivisione di strategie e buone pratiche.
Un aspetto chiave per il successo di queste iniziative è il coinvolgimento attivo dei lavoratori. La promozione di comportamenti quotidiani, come spegnere i dispositivi non utilizzati o optare per modalità di trasporto più sostenibili, può avere un impatto significativo. Le organizzazioni che riescono a coinvolgere i propri team nella missione della sostenibilità ottengono risultati tangibili e creano un ambiente di lavoro più consapevole e motivato. Questo è quello che si è voluto realizzare in EuroHive, un workplace a zero emissioni che offre soluzioni flessibili e personalizzabili, combinando efficienza e visione sostenibile. Tuttavia, la vera sfida per le aziende è cambiare mentalità. Investire in pratiche energetiche sostenibili richiede un impegno a lungo termine e una visione che supera i risultati immediati. I benefici di questa transizione si riflettono non solo in una maggiore efficienza economica, ma anche in una reputazione più forte e in un impatto ambientale ridotto.
I leader aziendali sono chiamati a guardare oltre il breve termine, utilizzando la scienza e la tecnologia come strumenti per affrontare la crisi climatica. È fondamentale applicarli con determinazione, accelerando la transizione energetica verso un sistema più ecologico e trasformando le pratiche quotidiane negli uffici in occasioni di innovazione e responsabilità sociale. La strada è tracciata e iniziare questo viaggio è sempre più urgente.
Silvia Zanazzi,
Chief Regeneration Science Officer di Nativa